CHNet - Cultural Heritage Network
La rete INFN dedicata ai Beni Culturali
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CHNet – Cultural Heritage Network

La prima rete di laboratori INFN dedicata ai Beni Culturali

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Competence Centre for the conservation of Cultural Heritage

   

INFN con la sua rete CHNet è project leader di 4CH (progetto finanziato dalla Commissione Europea – Grant Agreement n.101004468 – nell’ambito del programma Horizon 2020).

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4CH_LOGO

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🇮🇹 CHNet story: Il Mantegna ritrovato – La 🇮🇹 CHNet story: Il Mantegna ritrovato – La Madonna con Bambino del  Museo Poldi Pezzoli di Milano

🔎 Quando nel 2019 la Madonna con Bambino di Andrea Mantegna è arrivata ai  laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure per il restauro, il dipinto si presentava fortemente rimaneggiato dal restauro eseguito da Giuseppe Molteni nel 1863. Per definire meglio l’entità dell’intervento ottocentesco e indagare a fondo la tecnica esecutiva e lo stato conservativo del dipinto, una campagna diagnostica ha preceduto e accompagnato l’intervento di restauro in ogni sua fase.
‼️ In particolare, le indagini XRF mapping, svolte in collaborazione con il nodo CHNet-Firenze in corrispondenza del manto della Vergine, hanno permesso di rivelare la presenza di una versione in azzurrite, attribuibile a Mantegna, sotto a quella in blu di Prussia, caratterizzata da un panneggio di gusto tipicamente ottocentesco attribuibile alla mano di Molteni. Dato che il manto originale, seppur alterato, risultava quasi integro, è stato scelto di rimuovere la versione ottocentesca per far riemergere la stesura di Mantegna.
🎥 Nel video sono mostrate, in sequenza: la versione ottocentesca di Molteni, la mappa XRF che mostra il manto in azzurrite (Cu) e il dipinto dopo il restauro.

🇬🇧 English version in the first comment

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CHNet Rassegna Stampa 🌎 La provenienza del lap CHNet Rassegna Stampa

🌎 La provenienza del lapislazzuli grezzo, utilizzato fin dal Neolitico per realizzare manufatti lavorati, può risultare fondamentale per ricostruire le antiche rotte commerciali. Pochi sono infatti i suoi giacimenti nel mondo e, per quanto quelli del Badakhshan (Afghanistan) siano considerati da sempre i principali fornitori del materiale, anche altri depositi potrebbero essere stati sfruttati in antichità. 
🔍 Uno studio sistematico e multi-tecnica delle rocce di lapislazzuli provenienti da quattro zone di provenienza note (collocate negli odierni Afghanistan, Tajikistan, Siberia e Cile) ha permesso negli ultimi anni ai ricercatori del nodo CHNet di Torino di compilare un protocollo analitico per la determinazione della provenienza. Il protocollo si basa sulle differenze nelle proprietà fisico-chimiche delle rocce, misurate con tecniche non invasive che sfruttano fasci di ioni accelerati - in particolare μ-PIXE (Particle Induced X-ray Emission) e μ-IBIL (Ion Beam Induced Luminescence) - rendendolo così applicabile anche a preziosi manufatti antichi.	
‼️ Nuovi campioni provenienti dal giacimento di Mogok (Myanmar) sono stati analizzati e i risultati ottenuti sono stati inclusi nel protocollo, che permette ora di distinguere cinque diverse provenienze.	

👉🏻 Tutti i risultati dello studio si possono leggere nell’articolo open access:  http://bit.ly/3zMasmb

🇬🇧 version in the first comment 

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CHNet vi augura una felice Pasqua! 👉Torneremo CHNet vi augura una felice Pasqua! 
👉Torneremo presto con nuovi contenuti, continuate a seguirci! 

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CHNet wishes you a happy Easter!
👉We will be back soon with new contents, stay tuned!
🇮🇹 CHNet Materiali e Metodi: La spettroscopi 🇮🇹 CHNet Materiali e Metodi: La spettroscopia di fluorescenza indotta da LED integrata allo scanner multi-tecnica del progetto ARTEMISIA per lo studio dei materiali pittorici.

La spettroscopia di fluorescenza indotta da LED nell’ultravioletto consiste nell’illuminare la superficie pittorica con una sorgente d’eccitazione LED UV e studiare la risposta spettrale dei materiali in seguito all’interazione con la radiazione incidente. Attraverso lo studio degli spettri di emissione è possibile caratterizzare alcuni dei materiali costituenti le superfici pittoriche, come leganti, consolidanti, coloranti e pigmenti, ma anche alcune forme di biodegrado (muffe, attacchi biologici). La modalità d’acquisizione è non invasiva e non distruttiva e può essere facilmente operata in situ grazie all’utilizzo di strumentazione portatile e leggera. La messa a punto di un protocollo d’acquisizione è fondamentale per evitare effetti termici, di foto invecchiamento o processi di ossidazione che possono presentarsi in seguito all’interazione della superficie pittorica con la radiazione UV.  Il prototipo sviluppato all’interno del progetto finanziato dalla Regione Lazio ARTEMISIA (ARTificial intelligence Extended-Multispectral Imaging Scanner for In-situ Artwork analysis) prevede la realizzazione di uno scanner multi tecnica per l’identificazione dei materiali pittorici, tra cui anche la spettroscopia di fluorescenza indotta da LED UV.  Nel nodo di Frascati della rete INFN-CHNet si sta lavorando per integrare meccanicamente, spettroscopicamente e elettronicamente uno spettrometro LED UV (range lunghezze d’onda d’eccitazione 250-470 nm) con lo scanner multi tecnica ARTEMISIA. Il sistema integrato LED UV sarà utile nello studio delle superfici pittoriche per la caratterizzazione ed identificazione di ritocchi, vernici, fissativi, consolidanti, e presenza di biodegrado, informazioni fondamentali nei processi di restauro e conservazione. Nell’immagine il sistema LED-UV viene utilizzato su un dipinto per identificare la composizione chimica dei materiali pittorici.

Link al progetto ARTEMISIA: https://artemisia.lnf.infn.it/
🇮🇹 CHNet rassegna stampa: pronto il primo ac 🇮🇹 CHNet rassegna stampa: pronto il primo acceleratore di protoni trasportabile mai costruito!

Il progetto MACHINA si è concluso con successo a dicembre scorso: il primo acceleratore trasportabile di protoni mai costruito, nato da un progetto congiunto fra INFN e CERN, ha superato la fase di test ed è pronto per ottenere le autorizzazioni necessarie ed essere trasferito presso i laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure, dove sarà utilizzato per indagini su opere in restauro.

Una panoramica sulla macchina e sulle sue potenzialità è stata pubblicata di recente su Rendiconti Lincei. Scienze Fisiche e Naturali

https://doi.org/10.1007/s12210-022-01120-6

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🇬🇧 CHNet press review: the first transportable proton accelerator is ready!

The MACHINA project was successfully completed last December: the first transportable proton accelerator, developed in a joint INFN-CERN project, has passed its testing phase and is now ready for necessary authorizations before being transferred to the Opificio delle Pietre Dure laboratories, where it will be used for studying artworks.

An overview of the project was recently published in Rendiconti Lincei. Physical and Natural Sciences

https://doi.org/10.1007/s12210-022-01120-6

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🇮🇹 CHNet rassegna stampa: Diffrazione neutro 🇮🇹 CHNet rassegna stampa: Diffrazione neutronica a tempo di volo per l'identificazione di fasi cristalline in vetri storici a mosaico

I mosaici antichi sono il risultato di un preciso e minuzioso assemblaggio di singole tessere musive, generalmente di dimensioni ridotte (dell’ordine del centimetro cubo, o anche meno), che compongono opere di grande complessità e bellezza.

L’opacità e il colore delle tessere sono spesso il risultato dell’aggiunta di determinate fasi cristalline nel vetro. A Milano-Bicocca è stato adottato un protocollo completamente non invasivo e non distruttivo per determinare le fasi cristalline presenti in una serie di antiche tessere musive ed ottenere così informazioni sulla composizione chimica e provenienza geografica dei materiali, sulla collocazione cronologica e sulla tecnologia di fabbricazione.

Lo studio è stato condotto a ISIS Neutron Muon Source (UK) con diffrazione neutronica a tempo di volo, estendendo su una scala centimetrica i risultati preliminari ottenuti con analisi Raman puntuali.

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🇬🇧 CHNet press review: Time-of-flight neutron diffraction for the identification of crystalline phases in historic glass mosaics

Ancient mosaics are the result of a careful assembly of single units of mosaic tiles, generally of small dimensions (of the order of a cubic centimetre, or even less), often used to build artworks of great complexity and beauty.

The opacity and color of mosaic tiles are often obtained by adding certain crystalline phases to the glass. At the Milano-Bicocca node a completely non-destructive protocol was adopted to determine the crystalline phases present in a series of ancient mosaic tiles and thus to deduce information on the chemical composition and geographical origin of the materials, on the chronological collocation and on the manufacturing technology.

The study was performed with time-of-flight neutron diffraction technique at ISIS Neutron Muon Source (UK), extending the preliminary results obtained with Raman point analysis to the cm scale.

More info: Phys. Chem. Glasses: Eur. J. Glass Sci. Technol. B, 2023, 64(2), 52–56

#chnet #TOF-ND #mosaictiles #glassmosaic #infnoggi
CHNet progetti di ricerca: la TAC sulle sculture d CHNet progetti di ricerca: la TAC sulle sculture della mostra Buddha10

In occasione della mostra Buddha10 del MAO Museo d'Arte Orientale di Torino, il CCR ha realizzato una ricca campagna di indagini diagnostiche su alcune sculture buddhiste di provenienza cinese.
Un contributo fondamentale allo studio della tecnica esecutiva è stato fornito dalla tomografia computerizzata con raggi X (TAC), che ha consentito di esplorare la struttura interna dell'opera, costituita dall'assemblaggio di diversi blocchi lignei. La TAC ha richiesto circa quattro giorni di lavoro per la sola acquisizione dei dati, con oltre 4 mila proiezioni bidimensionali successivamente rielaborate per ottenere il modello 3D completo. L'analisi non sarebbe stata possibile senza l'uso del sistema radio-tomografico in dotazione al Centro, dedicato alle analisi su beni culturali: l'apparato è stato costruito alcuni anni fa nell'ambito del progetto neu_ART, in stretta collaborazione con l'INFN - Sezione di Torino e il Dipartimento di Fisica dell'Università di Torino.
Il video mostra la successione delle sezioni longitudinali di una delle opere indagate: sono ben visibili le venature del legno, l'orientazione e lo stato di conservazione dei diversi blocchi, incollati o uniti tra loro grazie a cavicchi. La scultura raffigura un Bodhisattva, ovvero un individuo che, pur avendo raggiunto l'illuminazione, decide di rinviare il nirvana e continuare a reincarnarsi per assistere altre persone nelle loro ricerche spirituali.
Questa e le altre sculture che sono state oggetto dello studio e restauro sono parte del percorso espositivo della mostra 𝙱𝚄𝙳𝙳𝙷𝙰𝟷𝟶, visitabile al MAO fino al 3 settembre 2023.
@unitorino
@infn_insights
@mao_torino

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🇮🇹 Sono aperte le iscrizioni al Joint ICTP-I 🇮🇹 Sono aperte le iscrizioni al Joint ICTP-IAEA advanced workshop on Accelerator Mass Spectrometry Radiocarbon Dating for Heritage and Forensic Sciences, che si svolgerà a Trieste dal 22 al 26 maggio 2023. Il workshop, patrocinato da INFN-CHNet, sarà l'occasione di discutere la ricerca nel campo del radiocarbonio e della spettrometria di massa con acceleratore, con un focus sullo studio del patrimonio culturale e le applicazioni nelle scienze forensi.

Sono invitati ricercatori, archeologi, curatori ed esperti di scienze forensi. Il workshop sarà anche l'occasione per i partecipanti di condividere il proprio lavoro grazie ad una sessione poster dedicata.
La scadenza per le iscrizioni è il 15 marzo.

Per ulteriori informazioni si segua il link:

https://indico.ictp.it/event/10173/

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🇬🇧 Registrations for the forthcoming Joint ICTP-IAEA advanced workshop on Accelerator Mass Spectrometry Radiocarbon Dating for Heritage and Forensic Sciences are now open. The workshop will take place in Trieste, at ICTP, may 22-26 2023, and it will be the opportunity to discuss research in the field of radiocarbon and accelerator mass spectrometry with special focus on case studies in cultural heritage and forensics. Young and experienced scientists, archaeologists, curators, forensic experts/law-enforcement actors and policy makers are invited to apply and join us. All the participants will have the possibility to share their work by a dedicated poster session.

Deadline for application is March 15th, 2023.

For more information see the following link:

https://indico.ictp.it/event/10173/

#CHNet  #iaea #ictp #radiocarbonio #radiocarbon #14C #AMS #workshop #culturalheritage #forensic #diagnostica #infnoggi
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About

CHNet è la rete dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) che riunisce i laboratori che si occupano di sviluppare e applicare tecniche analitiche per lo studio e la diagnostica dei materiali costituenti i Beni Culturali. E’ monitorata dal CNTT, il Comitato Nazionale di Trasferimento Tecnologico dell’INFN. La sua struttura di riferimento è il LABEC, presso la Sezione INFN di Firenze.

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