In occasione del G7 Scienza il progetto per un nuovo apparato radio-tomografico per i beni culturali
Parte da Torino, in occasione del G7 della Scienza, un invito alla comunità scientifica internazionale a partecipare ad un progetto di collaborazione per ideare e realizzare, secondo un modello di open innovation, un nuovo apparato per radiografie digitali e tomografie computerizzate dedicate ai beni culturali.
Proprio a Torino, infatti, nel periodo 2010-2013, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università e la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” ha progettato e realizzato, grazie ad un finanziamento della Regione Piemonte, un apparato unico nel suo genere per la realizzazione di radiografie digitali e tomografie con raggi X su opere d’arte di grandi dimensioni. Le informazioni ottenute sono utili sia per studi storico-artistici che come diagnostica ai fini del restauro e della conservazione. Nel corso di questi anni sono state realizzate decine di tomografie e centinaia di radiografie di opere provenienti da tutta Italia tra cui opere prestigiose come il Doppio Corpo di Pietro Piffetti (1738), commissionato dal Quirinale, il Crocifisso attribuito a Donatello, proveniente dalla Chiesa dei Servi di Padova, decine di sarcofagi dell’Antico Egitto del Museo Egizio di Torino, come pure tele e tavole di pregio con dimensioni fino a 4 metri.
L’apparato, un unicum nel suo genere, è installato presso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” e rappresenta la fortissima sinergia tra le attività core business dell’INFN – parte della meccanica è stata sviluppata per l’esperimento CMS al CERN – e le sue ricadute applicative attraverso la rete CHNet.
L’INFN attraverso diverse Strutture della sua rete CHNet, l’Università di Torino e il Centro di Conservazione e Restauro (che afferisce a CHNet come nodo di secondo livello) metteranno a disposizione di tutta la comunità scientifica internazionale il loro know-how per creare, con uno spirito di collaborazione, una comunità di ricercatori e aziende dedicate alla progettazione e all’attuazione del nuovo modello di sistema radio-tomografico digitale per i beni culturali. Di fondamentale importanza sarà la sinergia già avviata con restauratori, archeologi e storici dell’arte, per individuare le problematiche che l’apparato dovrà essere in grado di affrontare e valutarne così i requisiti necessari.