Campagna di misure con la Tomografia Computerizzata a raggi X al Museo Diocesano di Massa
I ricercatori della rete hanno realizzato un’estesa campagna di misure per l’analisi ai raggi X di alcune delle più importanti statue conservate presso il Museo Diocesano di Massa, nell’ambito del progetto STA.VE. (Statue Vestite polimateriche) del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa (responsabile scientifico Antonella Gioli). È stato possibile realizzare, grazie al lungo lavoro di sviluppo di nuova strumentazione, la tomografia computerizzata delle intere opere. Un tomografo trasportabile interamente sviluppato dalla sezione INFN di Bologna in collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università è stato montato nei locali del Museo Diocesano, chiusi al pubblico per l’occasione, e grazie ad esso è stata possibile la scansione completa ad alta risoluzione delle statue in questione, alcune delle quali a grandezza naturale, che ne rivelerà la complessa struttura e lo stato di conservazione. I dati raccolti sono ora in fase di elaborazione. L’analisi metterà in evidenza, grazie all’elevata risoluzione raggiunta, aspetti riguardanti la presenza di interventi di restauro e modifiche alle opere avvenuti nel tempo e fornirà preziosi dettagli sulla tecnica di costruzione. La tomografia computerizzata tridimensionale resta a tutt’oggi uno strumento essenziale per l’analisi morfologica dei manufatti artistici e può confermare le ipotesi dei restauratori ma anche svelare nuovi dettagli e particolari inediti. In questa occasione si è raccolta una mole di dati davvero considerevole, spingendo al massimo le potenzialità del sistema tomografico e acquisendo per un totale di oltre 13 ore di scansione oltre 200 GB complessivi di dati. Questa notevole mole di dati digitali viene ora elaborata dai ricercatori di Bologna per ottenere le sezioni tomografiche e realizzare il rendering volumetrico tridimensionale delle opere con software di calcolo parallelo su computer dotati di processori multicores. Il risultato sarà visualizzato su una workstation per essere mostrato con l’aiuto degli esperti agli studiosi e ai restauratori proponenti del progetto STA.VE., lo studio delle statue religiose realizzate in parte con lo Stucco di Lucca, una materia plastica di composizione locale caratteristica della zona. Il progetto è stato selezionato nell’ambito delle call del nodo italiano dell’infrastruttura europea E-RIHS.